Il più piccolo della famiglia: il liuto medievale
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Il più piccolo della famiglia:
il Liuto Medievale
a cura di Aurora Manfredi
Il liuto medievale è il primo che appare della famiglia. In ordine cronologico e il primo che venne utilizzato per affrontare il repertorio musicale occidentale. Una prima testimonianza, la ritroviamo nel XIII secolo da Jerome di Moldavia e Giovanni di Trocheo, ma sarà solamente a partire dal XIV-XV secolo che avrà una maggior considerazione.
Dal punto di vista esecutivo, il liuto fungeva principalmente d’accompagnamento alla voce o ad altri strumenti per danze e balli di ogni tipo, e aveva due modi d’esser suonato: con una piuma d’oca (similmente a come veniva suonato l’oud, dal quale derivava), oppure, più semplicemente, con le dita. Inoltre, il liuto possiede principalmente quattro ordini (ovvero, le corde rigorosamente doppie) ed era così accordato: i primi tre ordini con un intervallo di quarta e l’ultimo ordine di quinta. La tastiera, inizialmente fu priva di tasti, ma sarà poi in seguito che inizierà ad avere i tasti in budello. Le rosette, poste nella tavola armonica e che hanno la funzione di sonorizzazione e di grande ornamento dello strumento stesso, sono spesso ispirate ai rosoni delle chiese gotiche dell’epoca.
©︎ Aurora Manfredi